giovedì 13 dicembre 2012

Emozioni a Firenze


IACP, 2009-2012
Week end finale, 12-12-'12.
5 giorni in una giostra di emozioni intense, sorrisi, lacrime, abbracci. Il cuore che si allarga per accogliere altri 19 volti, 19 storie, 19 nomi indelebili nella mia memoria, che ora fanno parte del mio cambiamento.
La relazione che cambia, le simmetrie imperfette, l'accettazione che ci sta sempre bene, i tutor mancati, le lettere dal passato, la musica, i balletti di ringraziamento, le mattonelle, la make-up artist, i vestiti da cerimonia .. e poi ancora noi 20 con i nostri sogni, speranze, obiettivi,..
Un cammino che si chiude e 20 strade che si aprono..spero si incrocino ancora, miei cari compagni di viaggio. Con infinito affetto.

sabato 1 dicembre 2012

Vetustà

Ci sono COSE che riguardano un passato recente ma che sembra lontanissimo; le abitudini cambiano in fretta e ci si dimentica velocemente di oggetti, espressioni, azioni,.. che un tempo erano quasi quotidiane.
Sei sempre travolto dalle novità del presente e dalla necessità di aggiornarti, perchè ogni cosa ne sostituisce un'altra.. E poi un giorno qualunque ti capita di imbatterti in una vetustà, una qualunque..  e torni alla memoria al tempo passato.. E ti scappa un sorriso, quasi malinconico, ma di affetto e simpatia per quello che fu!
Ho voglia di scrivere un post su tutto ciò, per ripensare e fare onore a tutte queste COSE!
Sono ben accetti commenti e aggiunte! :)

Un grande EVVIVA per:

  • chiudere la portiera della macchina con la chiave invece che con il telecomando
  • attaccare gli adesivi sulle valigie o sulle porte
  • scambiarsi i negativi delle fotografie per fare ingrandimenti o duplicati
  • videoregistrare il programma preferito
  • mettere le pattine appena entrati in casa
  • cercare i numeri di casa sull'elenco telefonico
  • ...
  • ...
Aggiungete, aggiungete , aggiungete..






mercoledì 1 agosto 2012

Chiuso per ferie!! :)


la danza della vita

Luglio è alle spalle e il tempo non smette di passare. Quanti insegnamenti in questi ultimi giorni..ho imparato tanto e credo che non dimenticherò facilmente alcune esperienze, emozioni e consapevolezze che ho vissuto in questi ultimi mesi.
Grandi progetti e sogni per settembre, attendo ulteriori cambiamenti e virate di rotta e spero che il vento soffi a mio favore. 
Spalanco la finestra e lascio che entri il sole, ho bisogno del caldo tepore sulla pelle e di un po' di ottimismo, ho bisogno di nuove idee ed opportunità. E ho bisogno di lasciarmi andare alla danza della vita.
Buona estate!

martedì 24 luglio 2012

Sheep power!

Ciascuno ha il proprio animale preferito, no? Ebbene io, dall'età di 15 anni circa, ho scelto il mio: la pecora!
Ci sono molti luoghi comuni e modi di dire sulle pecore..ma nessuno di questi rende l'idea di quello che per me è una pecorella.
Per me la pecora è un animale simpatico, che vive serenamente, in mezzo alla natura e in compagnia. E' un animale allegro, tenero e generoso.
Per anni ho collezionato decine e decine di pecore..di svariati materiali..pelouche, terracotta, plastica, vetro, ceramica, cera, pandizucchero (che poi ho mangiato ;) ),.. tante tante simpatiche faccette che mi hanno tenuto compagnia per anni sulla mensola sopra la scrivania della mia cameretta. Un piacere per gli occhi.
Vi consiglio un libro: "Glennkill": una storia spiritosa, affettuosa e ricca di fantasia. Un giallo, visto dagli occhi di un curioso gregge di pecore. Da non perdere!



venerdì 6 luglio 2012

LA VITA!

Che meraviglia.. la vita. 

Quel sottile eppure potentissimo mistero che ci sorprende all'improvviso e stravolge tutto. Quel soffio di energia che alimenta il respiro, fa battere il cuore e muove ogni cosa.
Ieri è nato un bimbo, un piccolo fagottino curioso, bisognoso di ogni cosa ma con una forza già potente da trasformare tutto e muovere dinamiche, spostare persone e appuntamenti! Coraggioso!!

Si apre una strada tutta nuova: sogni, fantasie, giochi, avventure, ..chissà cosa riserva la vita per questo bambino.
Chissà quale sarà il suo colore preferito, il suo gusto di gelato preferito, chissà quale sarà il nome della sua maestra, di chi si innamorerà, quali posti visiterà, chi lo farà sorridere, chi lo farà sognare, amare, piangere..
Tutto nuovo e tutta la vita davanti.

La zia Paola è già innamorata e non vede l'ora di prenderlo per mano.
Benarrivato Matteo!



martedì 26 giugno 2012

Misunderstanding

Sarebbe facile riuscire sempre a capirsi, a leggere le intenzioni e le emozioni e non solo le parole di quello che ci viene detto. Sarebbe facile avere orecchie attente senza filtri e linguaggio chiaro senza oscurità. Sarebbe facile riuscire sempre a dire come stiamo, sapendo di essere accolti e capiti.
Sarebbe facile ma così non è. Misunderstanding. Incapacità di comunicare a fondo, pur parlando la stessa lingua e pur avendo lo stesso linguaggio. 

Quali sono le barriere che ci tengono prigionieri di incomprensioni frustranti? Quali gli ostacoli che ci allontanano dal contatto reale con le persone intorno a noi?
Provo a formulare qualche ipotesi.. che sia la paura? la paura del confronto o del farsi scoprire? Che sia la stanchezza e l'incapacità di affrontare la fatica intrinseca del vero incontro con l'altro?
O sarà che siamo limitati? Che guardiamo solo il nostro piccolo tornaconto, senza renderci conto che le parole che diciamo hanno conseguenze, spesso imprevedibili e incontrollabili e che anche i silenzi hanno il loro valore.
Se non ci chiariamo non saremo mai liberi, bensì schiavi di quello che non volevamo dire. Schiavi di intenzioni immaginate e fraintendimenti, schiavi di silenzi, schiavi della rassegnazione che non ci fa fare un passo avanti.
Siamo tutti diversi, tutti strani e tutti limitati. Ma i chiarimenti sono possibili, le parole si possono raccontare, le emozioni dispiegare, le intenzioni scoprire... e le relazioni si possono riprendere in mano, con nuove consapevolezze, nel rispetto reciproco.

mercoledì 2 maggio 2012

Stanca

Ci sono giorni in cui mi sveglio già stanca. In cui i miei pensieri nel giro di pochi attimi hanno già percorso kilometri e kilometri..e sento addosso la fatica delle COSE, della sveglia, delle preoccupazioni. Credo che tutto ciò si chiami Ansia
Pensavo (speravo) anni fa di esserne piuttosto immune e invece oggi mi accorgo di esserne condizionata e di viverla quasi quotidianamente..con fasi altalenanti, ma in ogni caso spesso. 
La cosa interessante è che se ne sei cosciente, l'ansia può darti un sacco di informazioni: è un segnale che rimanda sempre a qualcos'altro. Cosa si nasconde dietro l'ansia? Cosa realmente temiamo quando proviamo quella preoccupazione ingestibile, quella paura sottile, quelle palpitazioni e quelle accellerazioni del pensiero e del battito?
Sotto l'ansia cosa c'è?
Se mi fermo a pensare per rispondere con sincerità a questa domanda, le risposte affiorano lentamente, timidamente.. c'è la paura di fallire, di non farcela, di non riuscire a fare tutto e a farlo bene, la paura di sbagliare e di essere giudicata. C'è il timore di trovarmi davanti a qualcosa di grande che va oltre le mie risorse. 
Paura, quindi.. E a cosa serve aver paura? Serve alla sopravvivenza, si dice. Ad attivare attenzione e memoria, processi cognitivi e comportamentali utili per mettere in atto la strategia migliore. Ovvio che tutto ciò stanchi, no?
Ma se l'ansia è eccessiva non è più uno strumento utile, ma è un'ostacolo, una fatica ulteriore. Possiamo controllarla ascoltando il nostro corpo e lavorando sulla consapevolezza corporea. Ma personalmente non sempre questo esercizio è sufficiente.. a volte mi è utile scavare i motivi dell'ansia, elencare ad alta voce tutte le paure sottostanti, per rendermi conto solo così della loro piccolezza e riuscire a sminuirne il timore.
Oppure a volte mi è utile parlarne, come in questo momento.. farla uscire da me, vederla accolta da qualcuno. Perchè nasconderla, per quel che mi riguarda, è il modo migliore per nutrirla segretamente..e sentirne crescere potere ed influenza negativa. Consapevolezza e accoglienza, ancora una volta, sono le mie migliori alleate.



venerdì 6 aprile 2012

aghi di pino e cavi di rete.. Buona Pasqua!

I problemi quotidiani a volte sono banalità, a volte sono disastri. 
Ma per fortuna esistono! 
Ci aiutano a tenere la testa ancorata al presente, al famoso "qui ed ora", riducendo le peregrinazioni cognitive tra passato e futuro e ci tengono impegnati mentre il tempo scorre senza il nostro permesso.

Anton Cechov dice: "Qualunque idiota può superare la crisi; ma è il quotidiano che ti logora". Giorno dopo giorno non è scontato andare avanti senza perdere la motivazione, senza farsi abbagliare da deliri che rimandano a preoccupazioni inesistenti e senza soccombere ad ansie per piccole o grandi sfide. Oppure, semplicemente, non è facile a volte sopravvivere alla noia dei ritmi ripetuti, delle dinamiche incrostate e immobili, dei sogni rimandati e delle faccende invariate.
I piatti sono da lavare tutti i giorni, non basta una volta per tutte. E le piante vanno innaffiate, il bagno lavato, le lavatrici avviate. Cose concrete e quasi banali, ma presenti con forza nelle nostre giornate. E' la vita, faticosa, che porta via un sacco di tempo.

Ma a volte lo straordinario arriva. Le vacanze, i giorni di riposo, il sole. Buona Pasqua a tutti, che sia di abbandono e libertà...e soprattutto che sia festa e serenità.



giovedì 22 marzo 2012

E' la primavera!



Che bella sorpresa ieri mattina nella mia cucina!
Sul davanzale della finestra ho trovato, oltre ai miei coloratissimi ciclamini in ottima forma, anche una piccola ma meravigliosa novità: i fiorellini gialli delle piantine grasse! Stupore!!


Le piantine vengono da lontano.. sono di origine mantovana, come me! :)
La scorsa estate, infatti, in una delle gitarelle nel ridente nonchè semi deserto paesino di Canneto sull'Oglio (mi raccomando la G se no mia mamma si arrabbia) ho "preso in prestito" dal giardino di mia nonna alcuni rametti di pianta grassa, tagliandoli direttamente dalla pianta principale.
E ora, trapiantate a casa mia, dopo mesi di silenzioso lavoro, hanno deciso di salutarmi con un simpaticissimo fiorellino giallo! Ma non uno, tanti!
Per questa bella sorpresa sento di dover ringraziare la primavera, il sole che torna a scaldare, le giornate più lunghe e l'esposizione protetta della mia cucina.
Allargando i ringraziamenti aggiungerei la soddisfazione per le piccole gioie primaverili.. sono tante.. e, cercando di citare solo quelle meno banali, vorrei ricordare: le scarpette da ginnastica che tornano ad avvolgere i miei piedini, il ricostituente mattutino che mi solleva la giornata, i termosifoni finalmente spenti, il riposo dei cappotti nell'armadio, la polvere allegramente visibile dappertutto, lo smalto color pastello, le pedalate in bicicletta, i capelli senza umidità,..
GRAZIE primavera!

giovedì 1 marzo 2012

Cecità al cambiamento

Gli occhi ingannano. O meglio: non sono gli occhi ad ingannarci deliberatamente, è la nostra percezione visiva a non essere affatto perfetta. 
Per introdurre il tema, parto da un filmato sorprendente..




Incredibile, eh? 
E' la cecità al cambiamento: l'incapacità di accorgersi che qualcosa nel contesto è cambiato..e spesso anche qualcosa di ben visibile, non un piccolo dettaglio. Da questo esperimento sulla percezione mi sono sorte alcune riflessioni sulla cecità al cambiamento che vedo intorno a me..

Proprio come dice Ligabue, gli occhi fanno quel che possono - niente meno e niente più - tutto quello che non vedono è perchè non vuoi vederlo tu.
E così spesso siamo convinti di aver visto qualcosa perché una volta percepita in un modo, non ci accorgiamo del suo cambiamento e non lo registriamo. 
Come quando non prestiamo attenzione veramente all'altro ma lo pre-vediamo secondo i nostri schemi e le nostre logiche, scordandoci di ascoltare non solo le sue parole ma tutto quello che porta.
A volte il cambiamento non è accettato da chi lo osserva: si diventa ciechi, ottusamente convinti che tutto sia sempre come prima. Il che è molto più semplice, più comprensibile, più logico. Vediamo ciò che vogliamo vedere per risparmiare tempo, energie e attenzioni. E vediamo ciò che vogliamo vedere perché sarebbe difficile accettare ciò che è cambiato.

Ps: questo post è dedicato a chi ci vede benissimo..e in particolare a coloro che hanno visto, riconosciuto e soprattutto accolto i miei cambiamenti, incondizionatamente e senza cercare di capirli per forza..ed è dedicato a chi osserva, anche senza accorgersi subito.

martedì 21 febbraio 2012

Sfumature

Quanto è facile farsi tirare dagli estremi..così rassicuranti, semplici, assoluti. 
E quanto è complesso trovare le sfumature, positive e negative e lasciarle entrambe sotto la luce, entrambe presenti e conviventi.
Gli estremi sono scorciatoie: velocizzano il pensiero, sono generalizzazioni, pretendono di conoscere tutto e invece non ascoltano nessuno. 
Chi si rifugia negli estremi non ha scelto davvero, perché non ha conosciuto i colori delle opinioni intermedie, delle cose non dette, delle strade non percorse. Si è accontentato dell'angolino finale, dell'estremità polare e del suo rassicurante rigido parere, che non permette repliche né eccezioni.
Se c'è una cosa che ho imparato e che non voglio smettere di praticare, è la possibilità di togliermi la benda dagli occhi: dare spazio alle opinioni, discutere, mettersi in gioco, lasciarsi stupire da un parere contrario e dalle mille sfumature e interpretazioni di un discorso. La possibilità di non fermarsi all'inizio del cammino della conoscenza, di non fermarsi ai blocchi di partenza, agli estremi della pista.
Niente estremismi, accecano la vista e non aiutano a crescere. Ben vengano le sfumature e i dolci colori che insieme rendono unica la nostra opinione.


giovedì 16 febbraio 2012

I wanna be my opinion leader

A ciascuno il proprio opinion leader.
Tutti incappiamo prima o poi nell'influenza di qualcuno il cui parere ci sembra molto più interessante rispetto ad altri e la cui voce ascoltiamo più attentamente. E questa influenza ci arriva e plasma i nostri pensieri in modo più o meno consapevole.
A volte l'opinion leader è "uno di noi": uno dei pari, la cui autorevolezza è data dal carattere, dalla credibilità, dalla voce suadente o dalle idee geniali.
A volte, invece, è qualcuno lontano da noi: il boss, l'esperto, il guru dalla saggezza irraggiungibile.
Anche se il contenuto del messaggio è lo stesso, chi lo dice fa la differenza.

Come decidiamo chi ascoltare?
Ci sono carismi che nascono opinion leader, talenti indissolubilmente legati al farsi ascoltare, anche quando rimangono in silenzio. Li riconosci da lontano e sono ben visibili.
Ci sono invece opinion leader più subdoli, impliciti, attenti conoscitori delle fragilità altrui, che ti parlano "nel sonno", quando non sei cosciente, che manovrano i pensieri altrui sfruttando potenti leve di persuasione.

E poi ci sono gli opinion leader che scegliamo noi: quelli personali, più umili, vocine di sottofondo che parlano poco ma sanno cosa dicono. Voci che osservano, colgono dettagli, sfumature e atteggiamenti e parlano calibrando le parole, cercando di decentrarsi. Voci che amano essere ascoltate ma non per il gusto di sentirsi importanti, quanto per il valore che danno al proprio interlocutore e alla relazione.

Mentre scrivo queste righe mi chiedo.. e io da chi andrei per un consiglio? quale opinione mi interessa conoscere? quale parere temo di più dopo essermi esposta? qual è lo sguardo che cerco in mezzo al gruppo di occhi che mi fissano mentre parlo?
Tanti opinion leader, uno per contesto o per argomento, forse. Ma un'unica necessità: ascoltare me stessa prima di tutto.



giovedì 26 gennaio 2012

Io e la mia area cieca

- Che fai?- mia moglie mi domandò, vedendomi insolitamente indugiare davanti allo specchio. 
-Niente,- le risposi,- mi guardo qua, dentro il naso, in questa narice. Premendo, avverto un certo dolorino. 
Mia moglie sorrise e disse: -Credevo ti guardassi da che parte ti pende. 
Mi voltai come un cane a cui qualcuno avesse pestato una coda: -Mi pende? A me? Il naso? E mia moglie placidamente: -Ma sì, caro. Guardatelo bene: ti pende verso destra.


Uno, nessuno e centomila - Luigi Pirandello, 1926

Quando scorgi davanti a te gli indizi di qualcosa che ti riguarda, che appare essere ben noto ad altri ma a te completamente oscuro ..non puoi più tornare indietro, ora lo sai. Esiste un'area cieca in ciascuno di noi: è ciò che non vediamo ma gli altri vedono di noi, è come l'ombra che ti segue quando cammini e che si sposta insieme a te, sfuggendo sempre al tuo sguardo.
Ma non è sempre nascosta.. ci sono momenti in cui possiamo incontrarla, attimi di rivelazione, che possono trasformarsi anche in incontro sincero. Quando qualcuno te ne rivela un pezzetto, a volte per ferirti, a volte per presunzione, a volte con ingenuità e a volte con empatia ed amicizia. E allora ti accorgi di lei! Di avere un ombra, una montagna di inatteso.. atteggiamenti, comportamenti, difetti o pregi,.. cose che non sai di te e che invece trasmetti inevitabilmente, inconsapevolmente, inesorabilmente.
 "Senza offesa, fai schifo" ..è un libro di Ludovica Scarpa che sostiene la potenza di queste rivelazioni e la cura con cui vanno accolte e proposte. La critica può diventare un regalo, all'insegna di un "rinascimento comunicativo" che supera la cultura della paura e del controllo, il linguaggio del rifiuto: "essere critici ed empatici, autentici e gentili", anche se il mondo intero sembra avercela con noi, spezzando il circolo vizioso del risentimento e lasciando emergere lo stupore e il sorriso. E poi, la consapevolezza di sapere che, forse, il nostro naso pende a destra.

martedì 10 gennaio 2012

Cambia il vento

Cambia il vento nel 2012! 
Non lo dice l'oroscopo, lo dico io! Nuovi piccoli arrivi, traslochi, diplomi, scadenze importanti, costruzioni e anche consolidamenti. 
Essendo un anno bisestile, per forza sarà un anno speciale...dove finalmente la mia amica Alice potrà compiere gli anni! :-)

Ad ogni gennaio mi trovo sempre in corpo una certa dose di eccitazione, di frenesia, curiosità ed entusiasmo. E' un nuovo inizio, c'è tutto un anno davanti da scoprire! Si spiana la nuova agenda, si fanno progetti, si appende il calendario nuovo, si pensa ai viaggi da fare e ai buoni propositi da mettere in campo.
Sì, forse a febbraio li avrò già abbandonati..ma che importa? Il segreto è stare nel presente: nel qui ed ora. Senza rimpianti o rimorsi nel passato, né preoccupazioni e ansie per il futuro.
Non sempre riesco a rispettare questo proposito.. A volte la consapevolezza di star bene si accompagna alla paura della fragilità degli equilibri e subentrano inquietudini che portano inutili ansie (chiamate anche "pare" da mia sorella..).
Se mi distraggo, se mi addormento, se lascio scorrere qualche lacrima o se mi sfogo con qualcuno, mi passa, anche in breve tempo..le nuvolette si diradano e ritorna il sereno, riprendo il contatto con il sentire dell'istante presente e mi accorgo di star bene.. e ricomincio a sperare, godendomi il presente e pronta per l'anno che verrà. 

Cambia il vento..
 come in Mary Poppins, ora comincia a soffiare da Est.. 
novità in arrivo.

martedì 3 gennaio 2012

Divoro libri..GNAM!!

Mi piace leggere. 
E' banale, forse, ma è uno dei miei passatempi preferiti. Accoccolarmi sul divano, aprire il libro ed immergermi con occhi, testa e cuore nella storia dei personaggi che pian pianino prendono forma intorno a me. Leggere è per me spesso una risorsa, a volte una priorità, sempre un piacere e una ricchezza.



Ci sono libri che ho amato come amici, libri che conservo come gioielli, libri che ho consumato, sottolineato, amorevolmente sgualcito, ci sono libri che ho rubato e libri che ho prestato... alcuni di essi non li rivedrò mai, come quello che il mio amico Michele ha abbandonato su un aereo nel nord europa... spero almeno che sia stato adottato da una bionda e acculturata hostess...
Comprerei un libro dopo l'altro e mi piacerebbe avere ore intere a disposizione per immergermi tra le loro pagine. 
Ci sono libri che mi hanno salvato la vita, ispirato scelte e suggerito finali, libri che ho studiato, copiato e poi archiviato magari per non aprirli mai più. Ma anch'essi hanno lasciato un pezzetto di storia in me.
Divoro libri..GNAM!! Buon appetito a tutti quelli che amano leggere!