giovedì 16 febbraio 2012

I wanna be my opinion leader

A ciascuno il proprio opinion leader.
Tutti incappiamo prima o poi nell'influenza di qualcuno il cui parere ci sembra molto più interessante rispetto ad altri e la cui voce ascoltiamo più attentamente. E questa influenza ci arriva e plasma i nostri pensieri in modo più o meno consapevole.
A volte l'opinion leader è "uno di noi": uno dei pari, la cui autorevolezza è data dal carattere, dalla credibilità, dalla voce suadente o dalle idee geniali.
A volte, invece, è qualcuno lontano da noi: il boss, l'esperto, il guru dalla saggezza irraggiungibile.
Anche se il contenuto del messaggio è lo stesso, chi lo dice fa la differenza.

Come decidiamo chi ascoltare?
Ci sono carismi che nascono opinion leader, talenti indissolubilmente legati al farsi ascoltare, anche quando rimangono in silenzio. Li riconosci da lontano e sono ben visibili.
Ci sono invece opinion leader più subdoli, impliciti, attenti conoscitori delle fragilità altrui, che ti parlano "nel sonno", quando non sei cosciente, che manovrano i pensieri altrui sfruttando potenti leve di persuasione.

E poi ci sono gli opinion leader che scegliamo noi: quelli personali, più umili, vocine di sottofondo che parlano poco ma sanno cosa dicono. Voci che osservano, colgono dettagli, sfumature e atteggiamenti e parlano calibrando le parole, cercando di decentrarsi. Voci che amano essere ascoltate ma non per il gusto di sentirsi importanti, quanto per il valore che danno al proprio interlocutore e alla relazione.

Mentre scrivo queste righe mi chiedo.. e io da chi andrei per un consiglio? quale opinione mi interessa conoscere? quale parere temo di più dopo essermi esposta? qual è lo sguardo che cerco in mezzo al gruppo di occhi che mi fissano mentre parlo?
Tanti opinion leader, uno per contesto o per argomento, forse. Ma un'unica necessità: ascoltare me stessa prima di tutto.



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