Quanto è facile farsi tirare dagli estremi..così rassicuranti, semplici, assoluti.
E quanto è complesso trovare le sfumature, positive e negative e lasciarle entrambe sotto la luce, entrambe presenti e conviventi.
Gli estremi sono scorciatoie: velocizzano il pensiero, sono generalizzazioni, pretendono di conoscere tutto e invece non ascoltano nessuno.
Gli estremi sono scorciatoie: velocizzano il pensiero, sono generalizzazioni, pretendono di conoscere tutto e invece non ascoltano nessuno.
Chi si rifugia negli estremi non ha scelto davvero, perché non ha conosciuto i colori delle opinioni intermedie, delle cose non dette, delle strade non percorse. Si è accontentato dell'angolino finale, dell'estremità polare e del suo rassicurante rigido parere, che non permette repliche né eccezioni.
Se c'è una cosa che ho imparato e che non voglio smettere di praticare, è la possibilità di togliermi la benda dagli occhi: dare spazio alle opinioni, discutere, mettersi in gioco, lasciarsi stupire da un parere contrario e dalle mille sfumature e interpretazioni di un discorso. La possibilità di non fermarsi all'inizio del cammino della conoscenza, di non fermarsi ai blocchi di partenza, agli estremi della pista.
Niente estremismi, accecano la vista e non aiutano a crescere. Ben vengano le sfumature e i dolci colori che insieme rendono unica la nostra opinione.
Se c'è una cosa che ho imparato e che non voglio smettere di praticare, è la possibilità di togliermi la benda dagli occhi: dare spazio alle opinioni, discutere, mettersi in gioco, lasciarsi stupire da un parere contrario e dalle mille sfumature e interpretazioni di un discorso. La possibilità di non fermarsi all'inizio del cammino della conoscenza, di non fermarsi ai blocchi di partenza, agli estremi della pista.
Niente estremismi, accecano la vista e non aiutano a crescere. Ben vengano le sfumature e i dolci colori che insieme rendono unica la nostra opinione.
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