Sarebbe facile riuscire sempre a capirsi, a leggere le intenzioni e le emozioni e non solo le parole di quello che ci viene detto. Sarebbe facile avere orecchie attente senza filtri e linguaggio chiaro senza oscurità. Sarebbe facile riuscire sempre a dire come stiamo, sapendo di essere accolti e capiti.
Sarebbe facile ma così non è. Misunderstanding. Incapacità di comunicare a fondo, pur parlando la stessa lingua e pur avendo lo stesso linguaggio.
Quali sono le barriere che ci tengono prigionieri di incomprensioni frustranti? Quali gli ostacoli che ci allontanano dal contatto reale con le persone intorno a noi?
Provo a formulare qualche ipotesi.. che sia la paura? la paura del confronto o del farsi scoprire? Che sia la stanchezza e l'incapacità di affrontare la fatica intrinseca del vero incontro con l'altro?
O sarà che siamo limitati? Che guardiamo solo il nostro piccolo tornaconto, senza renderci conto che le parole che diciamo hanno conseguenze, spesso imprevedibili e incontrollabili e che anche i silenzi hanno il loro valore.
Se non ci chiariamo non saremo mai liberi, bensì schiavi di quello che non volevamo dire. Schiavi di intenzioni immaginate e fraintendimenti, schiavi di silenzi, schiavi della rassegnazione che non ci fa fare un passo avanti.
Siamo tutti diversi, tutti strani e tutti limitati. Ma i chiarimenti sono possibili, le parole si possono raccontare, le emozioni dispiegare, le intenzioni scoprire... e le relazioni si possono riprendere in mano, con nuove consapevolezze, nel rispetto reciproco.
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