venerdì 2 settembre 2011

Piccoli progetti crescono

I sogni vanno coltivati, così come le piantine e i fiori, con pazienza e devozione. E i progetti fanno parte dei sogni, diventandone spesso parziale o totale realizzazione. A differenza dei sogni, i progetti prevedono una consapevole ricognizione delle risorse, una grande attenzione ai particolari, un concreto impiego di energie... e spesso un notevole sforzo realizzativo. I progetti crescono, evolvono, si modificano in divenire, assecondando nuove intuizioni e cambiamenti di rotta; i progetti spesso tolgono il sonno, ma fanno tornare la voglia di alzarsi ogni mattina; stravolgono la routine, ma rendono uniche le giornate; i progetti sono creature ingombranti e totalizzanti, distraggono e pretendono attenzione; i progetti uniscono e dividono, sanno cambiare il sapore di un incontro e fanno fatica a mettersi da parte. Ho imparato che progettare fa parte della vita, ma alcuni progetti risiedono nel cuore e questo li rende speciali... e le energie spese per loro sono energie che alimentano circoli virtuosi.

1 commento:

  1. E' molto bello ciò che ha scritto dottoressa P. sono d'accordo con l'affermazione "...progettare fa parte della vita", mi piace! Tenere aperto lo sguardo e pensare, sentire, che la vita stessa è abitata da tanti e differenti progetti. Questo mi suscita il suo assunto. E un'altra riflessione: la vita non può essere un progetto, almeno non uno unico! Quando penso alla parola progetto, o progettare, mi vengono in mente cose tipo case, monumenti, teatri, strade. Tutte cose che hanno un capo ed una coda. Tutto affascinante, intrigante...da saltare giù dal letto, come dice lei.
    Però non posso nemmeno fare a meno di pensare che, come ogni medaglia, anche questa ha almeno due lati. Se da una parte progettare è fonte di entusiasmo e strumento indispensabile alla felicità. Dall'altra parte, non tutto ciò che incontriamo è prevedibile. Forse in misura identica, anche il miglior "progettista", incontra nella sua vita fogli bianchi come pagine già scritte. Alcune di queste sono talmente lontane dai nostri e schemi e desideri da non poterle interpretare immediatamente. Insomma, non ci sono solo città incastonate in paesaggi disegnati...ci sono anche giungle, foreste, deserti selvaggi. Passare attraverso questi luoghi, abitati da animali mai visti, e uscirne un giorno o anche diversi giorni dopo. Entrarci e lasciare che anch'essi entrino in noi. Insomma, amare anche le Giungle e le bestie "strane" che vi abitano ed essere consapevoli di "saperlo fare". Non solo per sopravviverci dentro, ma per viverle.
    Potrebbe essere un puntino in più per amare meglio i nostri progetti e renderli amabili anche dalle vite degli altri.
    a presto.

    RispondiElimina